Quella volta che mia madre mi autorizzò a farmi le canne

Da adolescente mi facevo le canne. Se i miei lo avessero saputo mi avrebbero mandato al SERT, dopo avermi riempito di botte e diseredato.Però, una volta è successo questo: Universitario, mi sto facendo un cannone di erba palermitana, quella annaffiata con l’ammoniaca. Entra in camera il mio coinquilino e dice che c’è mia madre al telefono, come al solito. Mi faccio coraggio e rispondo. Anna: “Che bello. Sono contenta. Perché non sei sempre così felice?”Davide: “Ok, mammì, ti prometto che sarò sempre così.” Scientificamente si chiama: “sperimentazione in cieco”.A volte mi chiedo perché non abbia mantenuto quella promessa. Continua a leggere