Un desiderio insistente.
La paura di non realizzarlo.
Una giornata buttata.
E ancora non se ne va.
Poi un pensiero:
“Quella cosa la voglio davvero?”
Ti metti a ridere da solo.
C’è la sofferenza.
E c’è la Verità.
Quando ero piccolo, per asciugarci i capelli usavamo il casco.
Io lo usavo anche mentre studiavo.
Quel rumore di fondo e il calore mi portavano in un posto sicuro.
Quando faceva freddo, lo appoggiavo per terra e mettevo dentro i piedi.
Funzionava anche così.
Rumore di fondo e calore.
Forse perché il silenzio significa che sei solo.
Ancora l’attrezzo del carpentiere.
Sullo sfondo il silenzio.
Passeggiata domenicale di venerdì.
Guardia di finanza con cani in spiaggia.
Una volta sarei scappato.
La mignolata sullo stomaco.
Whatsapp a rota.
Mezzo millimetro di profondità femminile.
Cultura per sentirsi colti.
Rifugi da Dio.
Se ti prende sei fottuto.