Per conquistare una donna bisogna ascoltare il proprio Daimon.
Dentro l’aula del tribunale di Atene, i giudici propongono a Socrate di andare in esilio.
Socrate: “Da quando ero bambino ho questa voce dentro di me, che mi dice quello che non devo fare. Io la chiamo Demone. Adesso mi sta dicendo che non posso accettare la vostra richiesta perché quello che ho fatto è giusto e, anzi, merito un’indennità a vita come benefattore della società.”
Come tutti sappiamo, i giudici, incarogniti, lo condannarono a morte.
Socrate: “E sticazzi.”
(NDR: per il significato di sticazzi: https://www.youtube.com/watch?v=_Z_B_kBO7mM
Milano. All’ingresso del corso di crescita personale c’è questa ragazza carina che per convenzione chiameremo Giulia, anche se in realtà si chiama Federica.
Mi sembra che anche lei mi abbia notato. Però non mi faccio illusioni: magari ha notato che mi vesto male.
Durante l’esercizio di conoscenza reciproca le parlo della filosofia di strada, lei mi chiede il mio instagram e mi aggiunge subito.
La sera, col gruppetto di partecipanti, andiamo a mangiare una pizza. A tavola, Giulia racconta a tutti che io faccio una cosa fighissima.
Mentre mi chiede un consiglio su un libro di spiritualità, i suoi occhi indagano il mio viso.
La mattina seguente, vado a sedermi sulla sedia dove avevo lasciato lo zaino. Lo sollevo e lo metto per terra: “Questo è mio.”
Accanto c’è Giulia: “Non lo sapevo! Giuro che non mi sono seduta qui di proposito.”
“Si, vabbè, tu mi segui.”
“Nooo!”
Sono sicuro che non lo abbia fatto apposta. Però sono contento.
Per l’esercizio del buon giorno, mi abbraccia forte e mi chiede se ho dormito bene.
Tre giorni dopo, le mando su Instagram la foto del libro che avevo promesso di regalarle:
“Il libro è arrivato.”
“Fantastico!” Mi chiede come sto e viceversa.
“Ti va di andare a cena fuori sabato o domenica?”
Passa un’ora, un giorno, due giorni. Sparita.
Lo racconto a Carmelina e al mio amico Stefano:
“Ma tutte tu le trovi?”
Come funzionano le donne? La domanda è sbagliata.
Quella giusta è: che cosa ti dice il tuo Daimon?
Durante tutto il week end sentivo che Giulia, oltre ad essere bella, dolce e gentile, è una ragazza riflessiva e cauta. Sta vivendo un periodo di cambiamento e di ricerca interiore. Lo sta facendo con molta attenzione e serietà. Non vuole fare stronzate. Il mio Daimon mi diceva: “Questa volta, vai piano. Aspetta che sia il mondo a portarti con sé, non intervenire.”
Durante il corso abbiamo fatto una mappa con i nostri obiettivi e le azioni concrete da fare entro giovedì.
Incalzato dall’esercizio ho scritto: “invitare Giulia a cena entro giovedì.” E’ una frase razionale, logica: per raggiungere un obiettivo, prima fai l’azione, prima lo raggiungi. Mentre il Daimon, mi aveva già detto la verità.
Non è “come funzionano le donne”, ma come funziona la realtà di cui fai parte. Il Daimon è ciò che hai in comune con la realtà. Fidarti del Daimon significa fare le azioni in armonia con il mondo esterno. Danzare con esso. O, se non ti piace danzare, giocare con lui.