Quello che c’è

Quando ero piccolo, per asciugarci i capelli usavamo il casco.
Io lo usavo anche mentre studiavo.
Quel rumore di fondo e il calore mi portavano in un posto sicuro.
Quando faceva freddo, lo appoggiavo per terra e mettevo dentro i piedi.
Funzionava anche così.
Rumore di fondo e calore.
Forse perché il silenzio significa che sei solo.

Carla

Massimo si innamora delle ragazze e io gliele rubo. La prima è stata Carla.“Sono un pubblicitario, ma vorrei fare lo sceneggiatore.”“Ma bellissimo!”Aveva trascinato la sua amica a prendere un tè al bar La Vela con me e Massimo. Un entusiasmo sospetto. Il capodanno del 2006 tutta l’Agrigento fricchettona è all’ex Mister Fish, gestito per l’occasione da Peppe Scozzari, che in futuro andrà ad allevare capre.A differenza di molte sciacquette carine, a me dà fastidio ricevere attenzioni da una persona che vuole scoparmi, se io non ho quell’intenzione. Ma dove la trovi una con cui parlare dell’anarchismo di Hakim Bay, mentre… Continua a leggere


Sincerità

Digitare sui tasti.“Superare le distanze” in mente.Respirare.I tasti sono lisci.E caldi.il dito scivola sul touchpad.Un aggeggio da muratore fa casino da qualche parte.Riempire il tempo.Come essere felici.Cosa ti da più gioia adesso?mandare un messaggio.Ancora di più?Uscire in macchina. Guidare verso non so dove. Ok, allora fallo. Questo è quello che devi fare se vuoi.Poi? Poi si vede. Intanto fallo.Si, mi era venuta voglia di leggere qualcosa.Ma adesso non c’è più sta voglia.Dovrei preparare la lezione per domani. Sistemare casa sarebbe una cosa da fare. Ma anche uscire in macchina è una buona cosa. Sì. Pane e pomodoro?Sì, vado a fare… Continua a leggere