Filosofia di Strada

La filosofia di strada secondo Giovanni Gatti

Domenica 1 dicembre ho assistito a una lezione di filosofia di strada condotta all’amico DAVIDE VALENTI, professore di ruolo al liceo classico, il quale ha trattato Platone e la contraddizione dell’uno contro i molti. Io non sono molto ferrato in questi argomenti ma sia l’ambientazione, oggettivamente suggestiva come si nota nella fotografia allegata, sia la seconda parte della lezione di 90 minuti, quindi 45 minuti, durante la quale abbiamo fatto un laboratorio divisi in tre gruppi di cinque persone seduti in terra o, per i più accorti, su delle sedioline che ci si era portati da casa, o sui teloni forniti dalla organizzazione, o anche in piedi, ci si è confrontati rispondendo tra di noi a delle domande proposte dal conduttore. 

Alla fine della elaborazione, si sono stabilite delle nuove amicizie, si sono confrontate le esperienze, si è capito più precisamente che l’uno e i molti in fondo pari sono e quello che conta è trovare l’equilibrio tra istinto e ragione. Il metodo per fare questo è osservare da dove origina un’idea e anziché prenderla per buona di primo acchito occorre ponderarla un minimo, cercando opinioni diverse che la smentiscano, prima di passare all’azione. Se uno fa soltanto la prima parte di questa strategia e cioè buttarsi a capofitto senza riflettere, seguendo l’istinto, di impulso, atteggiamento falso-femminile, allora uno rischia di farsi molto male perché spesso quello che la nostra mente capta è follia; se uno fa soltanto la seconda parte, ovvero riflessione infinita, atteggiamento falso-maschile, allora fa la fine dei filosofi, che parlano parlano ma poi non concludono nulla. 

Giunti al termine dell’esperienza ci si è dati appuntamento alla settimana successiva domenica 8/12 sempre nell’ atrio del binario 1 della stazione Bovisa Politecnico di Milano (ingresso libero non c’è da pagare nessun biglietto).

Giovanni Rishi Gatti

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